Il Fintech è un settore in continua evoluzione, in grado di fornire soluzioni innovative nel campo dei sistemi di pagamento in tutto il mondo. In questo contesto, la società Klarna sta intraprendendo passi importanti per l’espansione della sua attività.
Vendita del libro dei debiti di Klarna
Il gigante internazionale del fintech Klarna ha deciso di vendere il suo libro dei debiti nel Regno Unito. L’acquirente è il fondo hedge Elliot Advisors. L’obiettivo di questa transazione è di liberare fino a 30 miliardi di sterline, che Klarna pianifica di utilizzare per espandere la propria attività.
Un elemento interessante di questa transazione è il fatto che essa include la vendita di quasi tutti i prodotti a breve termine di Klarna con un tasso di interesse pari a zero. Klarna gode di un grande interesse nel Regno Unito. Nel corso degli ultimi 12 mesi, ben dieci milioni di consumatori britannici hanno utilizzato i servizi di questa società.
Klarna e il mercato britannico
Il numero di rivenditori che offrono soluzioni Klarna nel Regno Unito è aumentato del 33% nell’ultimo anno, raggiungendo più di 40.000. Nonostante la vendita del libro dei debiti, Klarna mantiene tutti i diritti sulle operazioni rivolte ai consumatori, comprese la valutazione del rischio e il servizio al cliente.
Il direttore finanziario di Klarna, Niclas Neglén, ha commentato la transazione come segue: “Questo è un accordo eccezionale, progettato per supportare la crescita globale di Klarna, nella nostra missione di diventare una rete di commercio per la prossima generazione. Grazie alla gestione efficace dei nostri asset, possiamo allocare il capitale degli azionisti in modo più efficiente per soddisfare l’aumento della domanda di prodotti e servizi Klarna, sia da parte dei consumatori che dei venditori in tutto il mondo”.
Preparativi di Klarna per l’IPO
La decisione di vendere il libro dei debiti è stata presa dopo un programma triennale di Klarna per creare una piattaforma di vendita di capitale. Questa piattaforma dovrebbe essere presentata agli investitori istituzionali, nell’ambito degli sforzi dell’azienda per rafforzare il suo bilancio in vista di un potenziale IPO.